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Frontex si doti di sistema di denuncia violazioni diritti dei migranti

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I deputati del Parlamento europeo hanno chiesto a Frontex, l’agenzia delle frontiere esterne dell’Ue, di dotarsi di un meccanismo per la gestione delle denunce da parte di migranti e richiedenti asilo che ritengano violati i propri diritti fondamentali. La richiesta è contenuta in una risoluzione non vincolante approvata mercoledì con 488 voti favorevoli, 114 contrari e 33 astensioni. Il meccanismo dovrebbe essere una sorta di “istanza di primo grado per la gestione delle denunce” presentate dalle persone che ritengono di essere state danneggiate o vittime di violazioni da parte di guardie di frontiera con l’emblema di Frontex. La denuncia dovrà essere non anomima – esclusi i casi di denunce presentate da terzi nell’interesse di chi non vuole divulgare la propria identità.

La risoluzione ricalca sostanzialmente la raccomandazione formulata dal Mediatore europeo, Emily O’Reilly che, al termine di una lunga indagine iniziata di sua iniziativa nel 2012, su come Frontex stia adempiendo agli obblighi imposti dalla Carta dei diritti fondamentali, aveva richiesto nel 2013 all’agenzia di dotarsi di un meccanismo per la gestione dei reclami per violazioni nel corso delle sue operazioni.

Frontex però aveva respinto la raccomandazione, sostenendo che i singoli episodi di violazioni fossero di responsabilità esclusiva degli stati membri. O’Reilly ha allora deciso di rivolgersi al Parlamento europeo. “Sullo sfondo della tragedia di Lampedusa e di altre recenti catastrofi umanitarie alle frontiere dell’Ue – aveva detto – è essenziale che Frontex tratti direttamente le denunce degli immigrati e delle altre persone colpite. Non accetto la visione di Frontex, secondo cui le violazioni dei diritti umani sono esclusivamente responsabilità degli Stati membri interessati”.

Il commissario Dimitris Avramopoulos ha promesso che la Commissione prenderà in considerazione la proposta nella prossima revisione del regolamento Frontex, prevista per dicembre. Nella risoluzione, poiché Frontex non possiede competenze per avviare misure disciplinari verso membri diversi dal proprio personale, né ha il potere di sanzionare gli Stati membri o i loro funzionari, i deputati raccomandano “che l’ufficio del responsabile dei diritti fondamentali trasmetta le denunce nei confronti di agenti distaccati all’autorità nazionale competente”. Infine si chiede che vengano stanziate risorse per garantire che l’ufficio del responsabile dei diritti fondamentali “sia adeguatamente attrezzato e dotato di personale per gestire le denunce ricevute”. Misure speciali devono essere accordate per la protezione di minori non accompagnati, donne vittime di persecuzioni basate sul genere, persone Lgbti e, in generale, categorie vulnerabili.

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